Mancano due giorni al pranzo di Pasqua, cui seguiranno immediatamente le scampagnate della Pasquetta. Tra dolci e piatti tipici, ecco pochi ma preziosi consigli per far sì che la nostra alimentazione sia sana anche durante i giorni di vacanza.
Colomba, uova di cioccolato, pastiera, casatiello: qual è la specialità che preferite a Pasqua? La lista di dolci e piatti tipici potrebbe allungarsi non di poco rispetto ai pochi che ho citato, ma anche durante i giorni di vacanza è importante badare alla qualità della propria alimentazione.
Non voglio certo invitarvi a non mangiare cioccolato o a rinunciare a una fetta di colomba: in occasioni come queste è normale concedersi qualche peccato di gola. D'altra parte, come ben sapete ritengo che l'alimentazione non sia solo nutrimento, ma anche piacere!
Certo, è sempre meglio non esagerare. Un'indigestione di cioccolato non è piacevole, e comunque per godersi il cibo non c'è bisogno di abbuffarsi.
Ma in realtà parlandovi di alimentazione sana alle porte della Pasqua vorrei portare la vostra attenzione su un altro aspetto: la qualità dei prodotti e degli ingredienti che avete deciso di acquistare per preparare festeggiare questa ricorrenza.
A offrirmi uno spunto di riflessione è stato il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) Abruzzo, che quest'anno ha scelto di dare ai consumatori consigli pratici per guidarli a un acquisto consapevole di uova di Pasqua, colombe e, per chi la mangia, carne d'agnello.
Andiamo con ordine partendo dalle uova, di sicuro la specialità più attesa dai bambini. Ad attrarre i piccoli di casa è soprattutto la sorpresa presente al loro interno, ma in "grandi" dovrebbero fare attenzione anche alla qualità del cioccolato.
Il consiglio di MDC Abruzzo è di
"controllare la percentuale di cacao e l’eventuale presenza di altre sostanze grasse vegetali, diverse dal burro di cacao, che rientrano sotto la dicitura 'contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao'."
Anche nel caso delle uova di cioccolato al latte la percentuale di cacao non dovrebbe essere inferiore al 25% e dovrebbe essere accompagnato da un 14% minimo di materia a base di latte e da un 25% minimo di materie grasse totali.
Nel caso della colomba si rischia di cadere nel tranello dei "dolci pasquali" che non corrispondono alla colomba vera e propria, che così come il panettone, il pandoro, i savoiardi, gli amaretti e gli amaretti morbidi deve essere prodotta con ingredienti obbligatori definiti da una norma specifica, il Decreto interministeriale del 22 luglio 2005. La lista dei requisiti è lunga (potete leggerla qui); MDC Abruzzo ne ha estratto i punti fondamentali:
farina di frumento;
zucchero;
uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;
burro, in quantità non inferiore al 16%;
scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 15%;
lievito naturale da pasta acida;
sale.
Inoltre sottolinea che
"la glassatura superiore deve avere una decorazione composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle".
Anche nel caso della carne d'agnello è importante leggere l'etichetta, strumento che permette di verificarne l'origine. Come ricorda MDC Abruzzo l'indicazione dell'origine in etichetta è obbligatoria in etichetta dal 1° aprile 2015.
Un'etichetta che riporta la dicitura "Origine: Italia" indica che l’animale è nato, è stato allevato ed è stato macellato in Italia. La dizione "Allevato in …" indica invece il Paese in cui è avvenuta la maggior parte dell’allevamento.
Infine, MDC Abruzzo ha un consiglio anche per chi fa acquisti online: ricordare che tutte queste informazioni valgono anche per i prodotti acquistati via Internet.
Io, da parte mia, aggiungo di approfittare della bella giornata prevista per la Pasquetta non solo per continuare a godere del cibo nelle tradizionali scampagnate, ma anche per fare un po' di movimento, l'antidoto ideale agli effetti collaterali dei pasti delle feste. Sperando che le previsioni del tempo non ci deludano!
Immagine @ Pixabay
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