Cucinare è un'attività creativa e come le altre attività creative aiuta a sentirsi meglio. Ne parliamo in occasione della Giornata Internazionale della Felicità.
Il 20 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Felicità, e la felicità passa anche dai fornelli. A darne prova è anche la scienza: uno studio pubblicato dai ricercatori della University of Otago, in Nuova Zelanda, sulle pagine del Journal of Positive Psychology ha infatti associato alle attività creative – come cucinare – un maggior entusiasmo e un maggior interesse.
Altri esperti confermano quanto osservato dai ricercatori neozelandesi, sottolineando come sia ancora meglio cucinare in compagnia. Da un monitoraggio condotto da Polli Cooking Lab è infatti emerso che il cosiddetto share cooking aiuta a distrarsi da pensieri negativi e ansie quotidiane, ad avere una migliore visione di se stessi e, allo stesso tempo, aiuta a entrare in sintonia con gli altri.
Negli Stati Uniti sarebbe addirittura nata la "share cooking therapy", una terapia di coppia che prevede proprio di cucinare insieme per recuperare empatia e intesa. E anche in Italia non sono più una novità gli eventi di cucina aziendale (il cosiddetto "cooking team building") pensati per incentivare lo spirito di gruppo all'interno delle aziende.
D'altra parte, che il cibo possa essere fonte di felicità è cosa ben nota. Non a caso uno dei motivetti più canticchiati nel Bel Paese negli ultimi 35 anni dice proprio che la felicità è “un bicchiere di vino con un panino”...
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