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Alimentazione e Salute

Immagine del redattoreDr.ssa Silvia Soligon

Dolci che sanno di nonna: la mia torta di riso emiliana

La ricetta della torta di riso emiliana perfetta? Per me è quella della mia nonna.

Credit immagine @ marmunia - Flickr Ci sono dei dolci che sanno di nonna. La apple pie, ad esempio, a me ricorda la nonna di Titti. La torta di riso emiliana, invece, mi parla della mia nonna, quella che mi ha trasmesso quel quarto di geni modenesi che mi fa vibrare il sangue nelle vene di fronte a un piatto di tortellini.

La mia nonna, però, non preparava solo fantastiche paste ripiene. Quando, la domenica, si andava a trovare lei e il nonno era raro che mancasse la torta di mele. Fino a che, complice un caso di celiachia in famiglia, l'immancabile dolce è stato sostituito con una prelibatezza gluten free: la torta di riso.


Erano i primissimi anni '90, avevo poco più di 10 anni e, io, il riso nella torta non lo avevo mai visto. In più lei ci metteva il cocco, che a casa mia non era un ingrediente comune in dispensa. Era una totale novità. La faceva in due varianti: bianca o al cacao. Ne avrei mangiate a tonnellate, ma, ahimè, non le chiesi mai la ricetta.


Un bel pasticcio, quando non ce la poté più preparare. Per replicarla mi sono dovuta ingegnare non poco. Non ricordo nemmeno come, in un'epoca in cui dell'internet che conosciamo oggi non si aveva neanche l'idea, sono arrivata alla ricetta che vi sto per lasciare - che conservo rigorosamente scritta a mano, con inchiostro su carta.

Non ho mai dubitato di essere arrivata a una degna riproduzione del mio dolce della nonna. Poi, non più di pochi mesi fa, il fulmine: rispettato pasticcere racconta agli amici di Decanter come preparare la torta di riso emiliana. Forse potevo riuscire a migliorare la mia versione?


Ci ho provato. Non ho usato la ricetta che avevo ascoltato raccontare alla radio: dopo un'approfondita ricerca in rete ne ho selezionata una che sembrava avere referenze di tutto rispetto. Il risultato, però, non è stato quello atteso. Quella non era, proprio per nulla, la torta di riso della mia nonna.


Che i prodotti delle due ricette siano piuttosto diversi potete ben capirlo da queste immagini:

La mia torta di riso che sa di nonna. Credit @ si.sol.

La torta di riso emiliana. Credit @ si.sol.

Per il gusto dovete invece credermi sulla parola, almeno per quanto riguarda il confronto. Qui, infatti, vi lascerò solo la mia ricetta, quindi se volete potete almeno preparare e assaggiare la mia versione della torta di riso - che a questo punto, per non irritare gli emiliani che non vi riconosceranno la loro ricetta tradizionale, non chiamerò più "torta di riso emiliana", ma "torta di riso che sa di nonna".

Ingredienti

  • 200 grammi di riso tipo arborio 

  • latte quanto basta

  • 75 grammi di burro

  • 50 grammi di zucchero bianco

  • 2 cucchiai di cacao amaro

  • un pizzico di cannella

  • 1 cucchiaio di farina di cocco

  • 1 tuorlo

  • 1 albume

  • zucchero a velo quanto basta

Preparazione

  • Scaldate il riso con circa mezzo litro di latte e lasciatelo cuocere fino a che non sarà morbido, aggiungendo, se necessario, altro latte.

  • Nel frattempo tagliate il burro a pezzetti e lavoratelo con un cucchiaio riducendolo in crema.

  • Aggiungete lo zucchero e lavoratelo con il burro finché non avrete ottenuto una spuma morbida.

  • Unite, uno alla volta è sempre mescolando bene, il tuorlo, il cacao, la cannella e la farina di cocco.

  • Quando il riso sarà morbido e avrà assorbito tutto il latte lasciatelo intiepidire. Intanto montate l'albume a neve ben ferma.

  • Unite il riso al composto a base di burro, mescolate bene e incorporate l'albume.

  • Trasferite l'impasto in una teglia piccola (io ne uso una quadrata da 20 cm di lato) imburrata, infornate in forno statico preriscaldato a 160 gradi e aspettate fino a che la torta non avrà un aspetto compatto ma sarà ancora morbida. Ci vorranno almeno 45 minuti. Per assicurarvi che sia il momento di sfornarla potete affidarvi alla celebre prova dello stecchino: infilate uno stuzzicadenti al centro della torta; se uscirà asciutto è ora di spegnere il forno!

  • Lasciate raffreddare la torta, sformatela e cospargetela di zucchero a velo.

  • Chiudete gli occhi, immaginate le colline emiliane e assaggiate: è il sapore della mia nonna!


PS: Questa torta può essere mangiata da chi soffre di celiachia perché nessuno dei suoi ingredienti contiene glutine. Fate attenzione, però: quando si cucina per un celiaco bisogna stare attenti anche alle contaminazioni! Non lasciatevi tentare, quindi, dall'idea di infarinare, oltre che imburrare, la teglia: la farina di frumento è una fonte di glutine, e anche piccole dosi di questa sostanza possono creare problemi a chi convive con questa patologia.

Se volete sapere qualcosa di più sulla celiachia potete leggermi su Salute24:

Su Scienza e Salute, invece, ho parlato di soluzioni innovative per la dieta gluten free. Sapete cos'è il pane deglutinato? Ve lo spiego qui:


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